ANTROPOLOGIA: Creatività e cultura








La creatività culturale è infatti la possibilità di produrre qualcosa di nuovo o di dare un senso diverso a oggetti, abitudini, comportamenti, modelli culturali a disposizione.





I Luoo agricoltori del Kenya,

conoscono da tempo la coca-cola, ma l'uso che ne fanno non ha nulla a che vedere con l'alimentazione. E infatti sono soliti a consumare altre bevande, mentre la coca-cola è riservata alle cerimonie di iniziazione maschile all'età adulta.
Questa bevanda è considerata prestigiosa, poiché costosa che viene da lontano, dunque niente di meglio che destinarla la celebrazione di occasioni importanti come i riti di iniziazione.


In Sierra Leone, è attiva una situazione femminile le cui affiliati, una volta che sono state iniziate l'età adulta, si vestono all'occidentali e per contestare gli uomini che vorrebbero chiudere l'associazione e controllarle meglio.

I Phon del Camerun,

 celebri per le loro opere lignee, hanno inciso sui pali delle case degli antenati, invece che l'immagine di questi ultimi, quelle di famosi calciatori che hanno fatto fortuna in Europa.








I minatori dello stagno delle Ande boliviane

 hanno messo, in testa alla feroce divinità custode delle miniere, e il tio, un cappello da cowboy per segnalare il vero padrone del prezioso minerale: le multinazionali Nord americane.







Questi sono esempi di creatività culturale in diversi paesi del mondo che ci fa capire come quest'ultima sia costantemente all'opera.

Se la creatività consiste nell'accostamento di pratiche significati allo scopo di produrre nuovi modi di vedere la realtà, essa può anche non avere nulla di spettacolare.

Vi sono però forme di attività e circostanze in cui tale accostamento diventa più evidente che in altre. Tra questa attività c'è la festa.

La festa è un tratto universalmente diffuso nelle società umane, al pari del gioco e del rito.
Come la maggior parte dei giochi e di riti, anche le feste mettono in moto comportamenti improntati alla dimensione collettiva.



Via tuttavia una differenza fondamentale tra un rito e una festa punto mentre il rito ha un centro e una periferia, la festa presenta la tendenza a moltiplicare i centri.
Nella festa si crearono invece i gruppi e sottogruppi autonomi, che sviluppano l'evento in base a dinamiche spesso del tutto casuali. La festa ha un terreno culturalmente creativo.
durante la festa i partecipanti si sentono coinvolti in un processo collettivo dove la differenze tradizionali tra individui si azzerano o si riducono notevolmente, i comportamenti possono deviare da ciò che ordinario, gli individui e sperimentare un senso di libertà d'azione ed espressione.


Alcuni studiosi hanno considerato le feste come eventi collettivi che mirano a rinsaldare periodicamente il senso della appartenenza a una comunità. Altre hanno visto nelle feste un modo per rappresentare la gerarchia e valori sociali era fermarli solennemente.

La festa venne considerata un momento creativo poiché consiste nella possibilità che si compaiono accostamenti inediti di eventi fatti però le azioni.

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