Nel corso dei cambiamenti tra 800 e il 900, si apriì un grande dibattito in tutta Europa per stabilire se la tradizione classica fosse ancora in grado di rispondere alle esigenze delle trasformazioni produttive e ai cambiamenti sociali del tempo oppure se fosse necessario prevedere una formazione dei giovani adeguata alle esigenze dei tempi moderni.
Molte analisi e delle proposte messe in campo riguardarono i colleggi-convitti, che rappresentavano l'istituzione scolastica più diffusa.
Le scuole secondarie non erano infatti distrinìbuite capillarmente sul territorio come accade oggi e le famiglie erano perciò cosrtette d affidare i filgi agli internati.
Il convitto era concepito come una specie di seminario laico, nel quale si congiungevano studio severo e rigorosa disciplina.
Fu prorpio nel campo dell'educazione collegiale che si manifestarono le prime avangardie della nuova pedagogia, iniziarono ad essere avviare esperienze innovative(cosidette scuole nuove),che risultarono in controtendenza con le metodologie prevalenti.
I primi due collegi innovatori furono quelli di Abbotsholme e di Bedales, entrambi in inghilterra.
Cambiamenti:
- assicurare una disciplina(non più con i principi riasalenti alla tradizione classica) frutto di una gestione democratica
Ad Abbostholme per esempio il colleggio funzionava come uno Stato in miniatura:
- Governo: direttore + professori
- Popolo: allievi
- Capitani: convittori migliori, avevano il compito di garantire l'ordine generale(non c'èra più la figura del sorvegliante)
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