- La vita sociale è contraddistinta da una tensione verso l’IRRIGIDIMENTO IN FORME STABILI DI COMPORTAMENTO E DI INTERAZIONE : PROCESSO DI ISTITUZIONALIZZAZIONE.
- SOCIETÁ = struttura organizzata in cui le interazioni personali devono rispettare regole di comportamento.
- La GERARCHIA delle posizioni nelle organizzazioni non si basa né sul valore né sul prestigio, ma sul POTERE.
I DIFFERENTI GRADI DEL POTERE
- Ogni organizzazione sociale presenta al suo interno una distinzione più o meno rigida di ruoli e posizioni:comporta distribuzione differenziata del potere.
Tutte le organizzazioni sono basate su:
1. Divisione dei compiti.
2. precisa attribuzione dei ruoli.
3. distribuzione gerarchica del potere.
IL PRINCIPIO DELL’OBBEDIENZA
- Il POTERE non è limitato alla sfera della politica e dello stato.
- POTERE = possibilità che i comandi di una persona trovino obbedienza da parte di altre persone .
OBBEDIENZA = misura del potere.
TIPOLOGIE DI POTERE
1. POTERE INFORMALE = potere di tipo personale che fa leva su violenza, personalità e carisma. È funzionale alla gestione individuale della vita quotidiana, ma non alla vita sociale.
2. POTERE ISTITUZIONALE (AUTORITÁ) = potere di tipo impersonale che fa leva sullo status. È funzionale a mobilitare risorse per obiettivi socialmente utili.
IL POTERE COME POTER-FARE
- potere è diverso da ingiustizia: il potere rappresenta una condizione del poter agire, nella società è uno strumento per mobilitare delle risorse in vista di un obiettivo .
LA POSSIBILITÁ DI FAR FARE DELLE COSE
- Il potere rischia di diventare una MALATTIA = emettere dei comandi.
- Nella società il POTERE è SANO : strumento per mobilitare delle risorse in vista di un obiettivo da raggiungere = poter-fare (potere DI non potere SU).
IL LATO POSITIVO DELLA DISTRIBUZIONE DIFFERENZIATA DEL POTERE
- Strutture di potere e autorità hanno funzione POSITIVA per chi le occupa e per chi è ad esse sottoposto : strutture razionali volte ad un obiettivo = VANTAGGIO.
- Si deve ovviamente tenere in considerazione che ogni fare comporta un impedimento di fare degli altri, ma capiamo che il potere è un “fatto” sociale, qualcosa che non può essere eliminato, che può assumere significati positivi o negativi.
LA DISUGUAGLIANZA
L’ACCESSO ALLE RISORSE
- La distribuzione differenziata del potere produce DISUGUAGLIANZA.
- DISUGUAGLIANZA SOCIALE = individui di una stessa società che non hanno uguale accesso alle risorse :risorse sociali = ricchezze che la società produce.
LE PRINCIPALI RISORSE SOCIALI
- DISUGUAGLIANZA DI RICCHEZZA ECONOMICA
- DISUGUAGLIANZA DI PRESTIGIO.
- -DISUGUAGLIANZA D’ISTRUZIONE
LE FONTI DELLA DISUGUAGLIANZA
- Potere.
- Prestigio.
- Ricchezza.
- Istruzione.
- Possibilità dell’uso legittimo della forza → MEDIOEVO.
- Divisione del lavoro.
VANTAGGI E SVANTAGGI
- Le risorse distribuite dalla società sono molte → ciò permette di essere poveri di una determinata risorsa ma molto ricchi di un’altra = RIDUCE IL FENOMENO DELLA DISUGUAGLIANZA.
DISUGUAGLIANZA E INIQUITÁ
- Il fatto che la società sia DISEGUALE non significa che sia INIQUA.
- La società in cui viviamo non ha più una STRUTTURA PIRAMIDALE.
LE DIFFERENZE TRA GLI INDIVIDUI
LE DIFFERENZE NATURALI
- Differenza diverso da disuguaglianza.
- DIFFERENZA = natura.
- DISUGUAGLIANZA = origine sociale.
Esistono diversi tipi di differenze:
- sociali
- etniche
- economiche
- generazionali
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