PEDAGOGIA: Maria Montessori

 Maria Montessori a, a lungo il simbolo dell'educazione nuova.




Nacque a Chiaravalle che si trova ad Ancona, il 31 agosto 1870.

Dopo gli studi secondari si iscrisse alla facoltà di medicina di Roma, dove si laureò nel 1896.

L'anno successivo entrò nella clinica psichiatrica come assistente comincia a occuparsi del recupero intellettivo e dei soggetti anormali.

A tal fine si documenta sulle esperienze condotti in paesi come l'Inghilterra e Francia e mise appunto un metodo e materiale adatti per la loro scolarizzazione.

Con lo spostamento dei suoi interessi nell’ambito dell'educazione, decide di rinnovare le sue basi culturali vi ricordo laureandosi in filosofia.

Nel frattempo maturò la convinzione che i metodi i materiali impiegati con i bambini normali potessero rappresentare la base per le nuove forme di educazione anche di soggetti normali. L'occasione per sperimentare ha largo raggio e sul metodo si realizzano nel 1907, quando venne incaricata di aprire e dirigere una serie di scuole infantili, denominate case dei bambini, nelle popolare quartiere Romano di San Lorenzo.



In breve tempo le case dei bambini si moltiplicarono in Italia e all'estero il metodo montessoriano fu appoggiato da entusiasti e sostenitori.


Nel 1984 si trasferì involontario Esino in Spagna, poi si sposta in Inghilterra e infine in India, deve aprire numerose scuole svolse un profilo lavoro di formazione degli insegnanti.


Tornato in Europa nell'immediato dopoguerra, egli ottenne finalmente molti riconoscimenti anche in Italia e trascorse negli ultimi anni assorbita in un intensa attività di ripensamento e aggiornamento della sua concezione educativa.


Morì in Olanda nel 1952.


La casa dei bambini Era frutto di osservazioni e scelte compiute sul campo per questo motivo la lo definì un laboratorio di psicologia




Queste nove scuole infantili, inizialmente destinati ai bambini e età compresa tra i tre e sei anni, si caratterizzano in primo luogo per un'organizzazione dell'ambiente e misura di bambino.

-La rete scolastica in materia didattici sono predisposti in modo che ogni elemento possa essere agevolmente maneggiato e spostato.

-gli oggetti non sono più nelle mani del maestro, ma sono offerte la libera scelta degli allievi

-viene abolito il banco che tiene immobili l'alunno, costringendola compier lavori ed esercizio obbligati. Al suo posto sono sistemati i piccoli tavolini che agevolano il bambino a far da sé.

-agli insegnanti attribuito un compito non direttivo, bensì un consiglio, aiuto, sostegno stimolo, evitando i ricorsi a premi e castighi

-il materiale didattico detto anche di sviluppo, è costituito da solidi da incastrare, blocchi, tavoletti, figure e solidi geometrici da ordinare secondo le dimensioni, matasse colorate, campanellini, superfici ruvidi unisce da graduare eccetera, altri oggetti servono a sviluppare capacità logiche quali per esempio, avvia la lettura al calcolo e alla misura. (Il materiale ha la funzione di stimolare i sensi del bambino, sui quali poggia lo sviluppo del ragionamento del giudizio)


Nell'impiego del materiale ogni fanciullo procede nei suoi tentativi e come meglio credi, provi quante volte desidera, tocca osserva e ragiona per cercar la via migliore al raggiungimento della soluzione necessaria.


Nelle case dei bambini è prevista una serie di attività sociali che ripetono, sempre a misura di bambino, le occupazioni della vita pratica.


Secondo la Montessori, la mente del bambino è assorbente per il suo straordinario potere di assimilazione, spesso inconscio e, che si compia attraverso varie forme in attività mentali e pratica, come la creatività la fantasia e il gioco.


La novità della pedagogia montessoriana consiste Prima di tutto nei metodi di lavoro, poiché è una pedagogia elaborata a partire da esperienze reali anziché essere basata su una teoria precostituita.


Dal punto di vista dei contenuti, la pedagogia di Maria Montessori se costituisce intorno a un originale interpretazione del triangolo bambino, ambiente insegnante.


Il bambino va posto nelle condizioni di poter liberamente svolgere più attività per sviluppare le potenzialità personali e acquisire un comportamento responsabile.

Si tratta quindi di affrancarlo dai vincoli precostituiti e di puntare la sua autoeducazione.

Secondo la Montessori l'ambiente ha una funzione decisiva nel rendere più o meno attivo l'alunno, quanto è più Esso offre stimoli crea situazioni, suggerisce attività, tanto Maggiore la sua forza educativa.

L'ambiente può aiutare o può distruggere i buoni predisposti dell'individuo, non è mai neutro, deve essere misurato negli stimoli, proporzionata alle forze fisiche e psichiche infantili, ordinati in modo che ogni oggetto abbia il suo posto esortata delle mani del bambino, funzionale alle varie modalità di lavoro, attraente e curato per richiamare l'attenzione vi ricordo di esercitare il controllo dell'errore e favorire il senso di responsabilità dei bambini verso le cose di cui dispongono e utilizzano da soli in gruppo.


Il rinnovamento dell'educazione, e dei metodi didattici è strettamente legato alla preparazione di nuovi maestri, capace di uno studio metodico dell’allievo.



Montessori parla della necessità di formare maestri scienziati, con questa espressione si riferisce ad esigenza che ha messo si è preparato nello spirito dello scienziato piuttosto che nel semplice meccanismo didattico. Mediante la formazione scientifica a Mestre acquisisce un nuovo ambito mentale fondato proprio sull'osservazione.


Parte della posizione naturalistiche e positivistiche, Montessori, senza mai rinunciare all'approccio scientifico e sperimentali, andò via via riconoscendo nella sua riflessione Maggiore spazio agli aspetti filosofico, umanitario e religioso della sua pedagogia, poi nel centro di essa una fede semplice nel messaggio cristiano formulato in modo da poter essere compreso dai bambini.


Si confrontò inoltre con le tesi psicologiche di Freud, condividendo l'ipotesi del subconscio quale elemento significativo per la formazione della personalità e fattore motivante dell'attività individuale. La studiosa tuttavia rifiutò la spiegazione che le pulsioni inconsce fossero tutte riconducibili alla dimensione sessuale.


Non ebbe facili rapporti con altri protagonisti ed educazione nuova. Si è già accennato alle critiche rivolte da the way ed altri studiosi, che le rimproveravano l'Impiego di un metodo troppo analitico e debole sul piano della psicologia infantile tuttavia la studiosa andò avanti convinta delle proprie scelte, disponibile a modificare alcuni aspetti del metodo ma non a stravolgerlo.


Attualmente funzionano circa 22.000 scuole ma intessoriane dislocati in quasi 100 paesi del mondo. Bastano questi dati per dimostrare che la fortuna della pedagogia montessoriana è tuttora è viva. All'insegna della fede delle potenzialità del bambino, la Montessori e lavorò a un piano educativo basato sulla capacità di autoapprendimento” in un clima libero e senza coercizioni.



La casa dei bambini non è tuttavia un luogo confuso di iniziative di proposti, si offre piuttosto comunemente dinamico capace di mediare libertà organizzazione, scoperta individuale e socializzazione razionalità e coltivazione di effetti. Essa costituisce primo e forse più significative concrete progetto per un'educazione dell'infanzia condotta su base scientifiche, ma ricca e di sensibilità affettiva ordinata in modo da equilibrare gli esercizi della libertà con le regole proprie della vita sociale.




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