La formazione dell'Italia unita,dovette fare i conti con svariate difficoltà:
- diffusa ignoranza di popolazioni
- timori e tentennamenti del ceto dirigente liberale(temeva un eccesso di scuola potesse modificare o addirittura
''FATTA L'ITALIA OCCORREVA FARE GLI ITALIANI''
Cit. Massimo d'Azeglio
Vincenzo Cuoco(Civitacampomarano 1770-1823 Napoli)
- Fu il primo a sottolineare con chiarezza con lo stretto rapporto fra il problema nazionale e la diffusione della scuola e dell'educazione popolare.
Biografia:
- 1799 studiò giurisprudenza a Napoli
- Milano, dove diresse il periodico ''Giornale italiano'' a cui affidò un aserie di scritti sul tema dell'educazione popolare
- Napoli collabora a un progetto per un sistema di istruzione pubblica generale oer il Regno di Napoli
Secondo Cuoco non ci possono essere ordine sociale e comunanza di sentimenti civici se prima non si provvede a creare un sistema educativo aperto anche al popolo. Mediante una scuola rivolta a :
- ceti benestanti
- ceti inferiori
Egli tuttavia non pensava a un'unica scuola, l'ossrvazione della realtà gli suggerisce una dippia organizzazione scolastica.
Meriti di Cuoco:
- Aver assocciato l'idea nazionale a quella educativa
- aver saputo prospettare soluzioni concrete e coerenti con l'esigenza del suo tempo
Giuseppe Mazzini
Riprese aluni aspetti del progetto educativo di Cuoco:
- concordando in particolare nel ritenere il probelma del rinnovamento politico dell'Italia una questione essenzialmente etica ed educativa
- Senza la formazione di un popolo consapevole dei valori nazionali ''educato'' sarebbe sgtato impossibile pensare al risorgimento dell'Italia.
Biografia:
- 1805 Genova
- militanza politica
- 1831 fondò la Giovine Italia(scopo creare una generazione di giovane patrioti) in seguito la Giovine Europa
- 1837 Ighilterra; intensa attività politica di sensibilizzazione sui problemi italiani; sul piano sociale fonda l'Unione degli operai italiani;
- 1841-1848 scuola gratuita per fanciulli e adulti analfabeti
- 1847-1858 prese parte in vario modo alle vicende italiane di quegli anni
- Le sue visiste in Italia erano clandestine
- 1872 Pisa
Lui nutriva una passione per la politica,l'educazione del popolo; formazione della coscienza personale.
Di Cuoco condivise:
- idea di una neccesità dell'educazione popolare
- fine dell'educazione (presa di coscienza delle nuove esigenze e nel riconoscimento della tradiziome nazionale,in funzione del progresso sociale,morale e culturale di tutto il popolo)
Centrale nella riflessione di Mazzini il binomio ''pensiero e azione'', ovvero una consuetudine alla solidarietà,al sacrificio personale,al sentimento del dovere.
L'educazione del popolo veniva associata strettamente all'impegno militante e finalizzato alla preparazione politica e alla partecipazopne democratica di tutti gli individui alla vita nazionale.
I ''doveri'' del cittadino derivavavno proprio dal rispetto dei principi su cui si basava la tradizione nazionale e di fatto si risolvevavno nella subordinzazione volontaria del cittadino alla'autorità dello Stato e dellìuomo ai fini umanitari che lo reascendono.
''Non vi è umanita se non c'è patria''
Cit. Mazzini
L'istruzione pubblica venne concepita come uno dei compiti essenziali dello stato.
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