PEDAGOGIA:Le iniziative per i giovani poveri e abbandonati

 





L'età infantile e quella della scuola elementare  nella seconda metà del XIX secolo.

Molta attenzione fu apposta anche per i bambini:




  • abbandonati
  • soli
  • vagabondi
Senza famiglia e in cerca di fortuna poco e per nulla scolarizzati,solitamente senza un lavoro

L'aumento della popolazionegiovanile, spingeva masse di ragazzi a trasferirisi dalle campagne alle città, nella speranza di trovare un lavoro che gli sottrasse ad un destino di miseria e di fame.

  • Persone di buoni sentimenti
  • preti
  • persone religiose 
  • militanti politici
Unirono gli soforzi per per creare apposite iniziative assistenziali ed educative per i giovani poveri e abbandonati e le fanciulle pericolanti.



Le chiese protestanti diedero vita a scuole,asili e orfanotrofi se pur con iniziative inferiori rispetto alle analoghe cattoliche, concentrarono i loro sforzi nelle valli  del Pinerolese,ove era insediata la comunità valdese,in Toscana e nel Sud Italia.


Campo laico:
Furono molto importanti le iniziative avviate dai gruppi mazziniani e  successivamente dopo l'Unità le massonerie(attraverso Società operaie di muto soccorso) acquisirono grande importanza.
Nell'ambito della tradizione laica significativa fu la presenza della filantropia ebraica.

I punti di vista che che animavano i benefattori,filantropi ed educatori furono diversi:
  • mondo cattolico: spinto da zelo pastorale
  • educatori laici:valorizazzione delle potenzialità dell'iniviuo e sul suo desiderio di riuscita e successo secondo l'impostazione del self-helpismo anglosassone
Queste due diverse visioni si trovarono in concorrenza reciproca.

Cultura educativa dei cattolivi: fede religiosa                          Visione laica: società deconfessionalizzata


Pedagogia povera:

    Le pratiche educative utilizzate dai cattolici e dai laici, non erano sostenute in genere da un avera e propria elaboraizione pedagogica(da qui pedagogia povera) , ma erano predisposte in modo pratico, così da poter rispondere alle esigenze dei ragazzi:
  • assistenza materiale
  • ospitalità
  • istruzione
  • avviamento al lavoro
L'idea preventiva si traduceva in un autorità esercitata talvotla in modo rude  e nel prevalere dell'interesse generale su quello personale. Questo approccio inoltre era affidato alla consuetudine di premi e castighi e sopratutto nella rappresentaione dell'educatore come modello di adulto esemplare.

Pedagogia efficace sul piano pratico,ma molto povera in termini di elaborazione pedagogica

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