PEDAGOGIA: Una nuova concezione di infanzia


 




Il XX secolo, periodo di grande fiducia nell'educazione e una nuova visione dell'infnazia.

Dalla fine del 800 in avanti si registrò un crescendo di interessi e di iniziative per assicurare al fanciullo:

-protezione

-educazione più rispettosa dei diritti dell'infanzia

Tuttavia neppure il 900 ha cancellato le disuguaglianze tra i bambini ed è ormai chiaro che non tutte le infanzie si equivalgono e che anche nei paesi del benessere peristono sacche di sofferenza, marginalità,violenza. A questo si aggiunge il fatto che in altre parti del mondo milioni di bambini continuano a morire per la guerra, le malattie, la fame e a essere sfruttati come accadeva ai piccoli inglesi nelle fabbriche di Mancheste a metà Ottocento.


Il 900 periodo storico, in cui i bambini del mondo occidentale sono stati più:

-studiati 

-curati



è stato il secolo della pediatria e della puericoltura,della psicologia infantile, della frequenza generalizzata della scuola.

I bambini furono meglio seguiti e nutriti, rispetto al secolo precedente, era decisamnete deminuita la mortalià infantile.

La nuova realtà della infanzia è documentata dai cambiamneti intervenuti nella vita di tutti i giorni.

Nelle abitazioni vennero previsti appositi spazi adeguati alle esigenze dei più giovani, cui era riconosciuto il diritto di :

-disporre  di propri arredi, libri e di giochi specifici adattati secondo le varie età, sesso,capacità motorie e i bisogni educativi.


Si moltiplicarono le scuole(luoghi e creati in funzione dell'infanzia)

Le scuole diventarono più ampie, eleganti, armoniose, organizzazione flessibile dello spazio (sempre meno banchi fissi) in modo da favorire la transizione dalle esperienze di gioco a quelle dell'apprendimenro formale.


Emersero nuove figure profesionali che si occupavano di bambini e ragazzi:



-medici pediatri

-neuropsichiatri

-psicologi

-educatori dela prima infanzia 

La concezione novecentesca  dell'infanzia si affidò invece al principio, già anticipato da alcuni pedagogisti ed educatori(Rousseau, Frobel, Pestalozzi),che erano andati controcorrente risoetto alle pratiche educative del loro tempo,secondo il quale era necessario valorizzare ,a prima età dell'essere umano, seguendo:

-i ritmi propri della crecita psicofisica

-gli interessi 

-bisogni specifici

Per educare in modo efficace bisognava insommma far leva sulle risorse del fanciullo, rispettandone l'intrinseca natura.


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